Il francobollo dedicato al Tempio della Consolazione sarà emesso nel mese di luglio. Il programma filatelico 2015 prevede l’uscita in contemporanea di tutta la serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano“, nel quale compaiono anche il Teatro Stabile di Torino e il Petrarca di Arezzo, il Castello di Trapani e quello Malatestiano di Longiano, il Museo archeologico di Sibaritide e il Forte di Fenestrelle. Lo rende noto l’Etab La Consolazione, che sta fornendo all’Istituto Poligrafico e a Poste Italiane materiale grafico e notizie storiche. Il francobollo della Consolazione avrà un valore di 0,80 centesimi e sarà emesso in 1 milione e 600 mila esemplari.
Per il tempio bramantesco c’è prima un’altra data importante, quella del 18 febbraio, giorno fissato dal FAI per la conferenza di presentazione dei risultati finali del settimo censimento “I Luoghi del Cuore”, ribalta nazionale che vede la Consolazione protagonista grazie alla campagna promossa sempre da Etab, proprietario del tempio. Pur sapendo già di non essere ricompresa nei primi tre luoghi più votati, che potranno beneficiare subito di un intervento diretto da parte del Fondo Ambiente Italiano e di Intesa San Paolo, la Consolazione è già sicura di rientrare nel ristretto novero di quelli che avranno comunque l’opportunità di partecipare alle “Linee Guida per la definizione degli interventi”, che saranno presentate nelle prossime settimane. Nell’ambito delle linee guida si potrà, quindi, avanzare al FAI una specifica richiesta di intervento a favore del tempio tuderte, sulla base di un preciso programma di azione.
Altra bella notizia è che la Consolazione sarà inserita nel volume in uscita a marzo “I luoghi del cuore: l’Italia scelta dagli italiani”, edito da Rizzoli in occasione del decennale dell’iniziativa del FAI. La pregevole pubblicazione segnalerà pure il Castello di Petroro, borgo fortificato anch’esso di proprietà di Etab. Nel frattempo si annunciano come ormai imminenti i lavori per la manutenzione delle cupole del tempio, rispetto ai quali l’Ente, in accordo con la Soprintendenza dell’Umbria, ha disposto l’esecuzione di prove.